IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
  Visto l'art. 7 della legge 8 luglio 1986, n. 349,  come  modificato
dall'art. 6 della legge 28 agosto 1989, n. 305;
  Visto il capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59;
  Vista la legge 8 giugno 1990, n. 142;
  Visto  l'art. 1, comma 1, lettera ii), della legge 12 gennaio 1991,
n. 13;
  Vista la deliberazione della giunta regionale della Puglia n.  5308
del  30  maggio  1988, con la quale e stata presentata istanza per la
dichiarazione di area ad elevato  rischio  di  crisi  ambientale,  ai
sensi  dell'art. 7 della legge 8 luglio 1986, n. 349, come modificato
dall'art. 6 della legge 28 agosto 1989, n. 305, del territorio  della
provincia  di  Taranto  comprendente  i comuni di Taranto, Crispiano,
Massafra e Montemesola;
  Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri,  adottata  nella
riunione  del  30  novembre  1990,  con  la quale il territorio della
provincia di Taranto e' stato dichiarato area ad elevato  rischio  di
crisi ambientale;
  Vista  l'istituzione,  in data 1 maggio 1993, del comune di Statte,
nel territorio gia compreso nel comune di Taranto;
  Visto l'art. 6, comma  2,  della  citata  legge  n.  305/1989,  che
stabilisce  in  cinque  anni  il  periodo  massimo di validita' della
dichiarazione di area ad elevato rischio di crisi ambientale;
  Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri,  adottata  nella
riunione  dell'11  luglio  1997,  con  la quale e' stata rinnovata la
predetta  dichiarazione  di  area  ad  elevato   rischio   di   crisi
ambientale;
  Considerato  che,  con  la  citata  deliberazione del Consiglio dei
Ministri del 30  novembre  1990,  e'  stato  richiesto  al  Ministero
dell'ambiente  di  predisporre,  d'intesa con la regione Puglia e con
gli altri enti locali interessati, il piano di disinquinamento per il
risanamento del territorio di Taranto che, previa ricognizione  dello
stato  di  inquinamento  delle  acque, dell'aria e del suolo, nonche'
delle  relative  fonti  inquinanti,  definisca   la   tipologia,   la
fattibilita' ed i costi degli interventi di risanamento;
  Visto  il decreto del Ministro dell'ambiente del 15 giugno 1995, n.
086/95/SIAR, con il quale e' stata  nominata  la  Commissione  Stato-
regione  Puglia-enti  locali, prevista dalla citata deliberazione del
Consiglio  dei  Ministri  del  30  novembre  1990,  con  compiti   di
coordinamento  delle  attivita'  relative al risanamento dell'area ad
elevato rischio di crisi ambientale;
  Visti   gli   studi   e   le   indagini  effettuati  dal  Ministero
dell'ambiente, che  hanno  evidenziato  le  principali  problematiche
ambientali nel territorio citato della provincia di Taranto;
  Sentita  la Commissione Stato-regione Puglia-enti locali, che nella
riunione del 29 luglio  1997  ha  espresso  parere  favorevole  sullo
schema  di piano di disinquinamento per il risanamento del territorio
citato della provincia di Taranto;
  Vista la deliberazione n. 458, in data 20 marzo 1998, con la  quale
la  giunta  della regione Puglia ha espresso l'intesa sullo schema di
piano di disinquinamento per il  risanamento  del  territorio  citato
della provincia di Taranto;
  Considerato  che  le  direttive  per  l'elaborazione  del  piano di
disinquinamento, emanate  con  le  deliberazioni  del  Consiglio  dei
Ministri  del  30  novembre  1990  e  dell'11 luglio 1997, sono state
puntualmente rispettate dal Ministero dell'ambiente e che i risultati
sono oggetto del presente decreto e dell'allegato che ne  costituisce
parte integrante;
  Considerato  che l'attuazione del piano di disinquinamento richiede
un'azione integrata ed unitaria dello Stato, della  regione  e  degli
enti  locali  interessati ed inoltre una cooperazione organica con le
principali industrie operanti nella zona;
  Considerato che, ai sensi dell'art. 6,  comma  8,  della  legge  n.
305/1989,  l'approvazione  del  piano  ha effetto di dichiarazione di
pubblica utilita', urgenza e indifferibilita'  delle  opere  in  esso
previste;
  Visto  il  decreto  del Ministero dell'ambiente, in data 17 ottobre
1995, con il quale sono stati impegnati 65 miliardi di lire in favore
della regione  Puglia  per  il  finanziamento  dei  primi  interventi
finalizzati  al  risanamento  delle  aree ad elevato rischio di crisi
ambientale di Brindisi e di Taranto;
  Visto il decreto del Ministro  dell'ambiente,  in  data  29  luglio
1997,  pubblicato  nel  supplemento  ordinario  n.  286 alla Gazzetta
Ufficiale del 9 dicembre 1997, concernente l'approvazione  del  piano
straordinario  di  completamento  e  razionalizzazione dei sistemi di
collettamento e depurazione delle acque reflue, che ricoprende  nella
tabella   H   relativa   alla   regione   Puglia  gli  interventi  di
collettamento e depurazione delle acque reflue dei comuni di Taranto,
Crispiano,  Massafra  e  Montemesola,  il  cui  territorio  e'  stato
dichiarato  area ad elevato rischio di crisi ambientale, con delibera
del Consiglio dei Ministri dell'11 luglio 1997;
  Visto il decreto del Ministero dell'ambiente n. 8886 del 20 ottobre
1997 ed il decreto del Ministero dei lavori  pubblici  del  19  marzo
1988  di  individuazione e parziale finanziamento degli interventi di
cui   al   predetto   piano   straordinario   di   completamento    e
razionalizzazione  dei  sistemi  di collettamento e depurazione delle
acque reflue;
  Considerato  che i predetti interventi sono ricompresi nell'area ad
elevato rischio di crisi ambientale, di cui al presente decreto;
  Ritenuto di finanziare il completamento dei predetti interventi  di
cui  al  piano straordinario di completamento e razionalizzazione dei
sistemi  di  collettamento  e   depurazione   delle   acque   reflue,
individuati  anche nelle schede contenute nell'allegato A al presente
decreto;
  Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri,  adottata  nella
riunione del 17 aprile 1998;
  Sulla proposta del Ministro dell'ambiente;
                              Decreta:
                               Art. 1.
              Approvazione del piano di disinquinamento
  1.  E  approvato il piano di disinquinamento per il risanamento del
territorio della provincia  di  Taranto,  comprendente  i  comuni  di
Taranto,  Statte,  Crispiano,  Massafra  e Montemesola, allegato A al
presente  decreto.  Il  piano  costituisce  atto   di   indirizzo   e
coordinamento per le amministrazioni statali, gli enti pubblici anche
economici, la regione Puglia e gli enti locali.